Canali Minisiti ECM

Le allergie ai cibi sono prevenibili già in gravidanza e allattamento

Medicina Interna Redazione DottNet | 20/11/2017 17:56

Lo rivela uno studio condotto presso il Boston Children's Hospital e pubblicato sul Journal of Experimental Medicine

Mangiare cibi che possono dare allergia (come uova e noccioline) in gravidanza e durante l'allattamento potrebbe rappresentare un ottimo modo per ridurre il rischio futuro di allergie alimentari per il bebè.    Lo rivela uno studio condotto presso il Boston Children's Hospital e pubblicato sul Journal of Experimental Medicine.  

La ricerca è stata condotta con esperimenti incrociati su topolini e anche con latte materno umano testato su cuccioli di roditori con un sistema immunitario 'umanizzato'.    In tutti gli esperimenti è emerso che sia l'esposizione in utero a cibi allergenici, sia e soprattutto l'allattamento da parte di mamme che hanno mangiato in gravidanza e continuano a consumare cibi allergenici, protegge i cuccioli dallo sviluppare allergie alimentari.  A livello molecolare si è visto che il latte materno dei topi femmina che hanno consumato cibi allergenici contiene anticorpi specifici per questi cibi e presumibilmente questi anticorpi passano ai cuccioli attraverso l'allattamento. Inoltre gli scienziati del prestigioso ospedale pediatrico statunitense hanno visto che i cuccioli allattati da mamme che hanno consumato cibi allergenici sviluppano nel proprio organismo cellule immunitarie regolatorie (chiamate cellule T Reg.) che servono proprio a inibire reazioni allergiche.  

pubblicità

Al momento gli scienziati stanno arruolando donne che allattano per studiare il latte materno umano e confrontare quello di donne che hanno consumato cibi allergenici con quello di donne che non li hanno mangiati durante la gravidanza e anche confrontare bebè a rischio allergie (per familiarità) e neonati non a rischio. Tutto ciò per capire se anche nell'uomo le allergie alimentari sono prevenibili già prima della nascita e con l'allattamento

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Berni Canani: "Più colpita la fascia inferiore ai tre anni". L’alimento più spesso responsabile è il latte (55%) seguono uova (33%) e frutta secca (24%)

Del Giudice: "Un episodio isolato non deve allarmare, ma quando il disturbo si ripete e quando non ci sono macchie rosse pruriginose i genitori devono rivolgersi a uno specialista”

Nei bambini di un anno con allergie alimentari multiple, il trattamento con omalizumab per 16 settimane è stato superiore al placebo nell'aumentare la soglia di reazione per le arachidi e altri allergeni alimentari comuni

Legato a problemi di salute mentale; disponibile anche in Italia

Ti potrebbero interessare

Le nuove prospettive sono state affrontate nel corso del Brunel Annual Health Economics and Policy Forum, che si è tenuto a Londra presso la Brunel University

Lancet, con il cambiamento climatico a rischio progressi per la salute

Uno studio italiano condotto su 18.000 persone ha dimostrato che la presenza di bassi livelli di albumina è associata alla mortalità per cancro e malattie cardiovascolari negli individui di età pari o superiore ai 65 anni

Variante forse legata al funzionamento dell'ipotalamo

Ultime News

Eleonora Selvi, Presidente Fondazione Longevitas: Il 90 per cento degli adulti è a rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio. La prevenzione vaccinale è investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva

Rimosse 5 combinazioni e aggiunte 4 nuove combinazioni di patogeni resistenti agli antibiotici

Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto